Impegni nella Supply Chain

Valutiamo la nostra catena di fornitura per identificare i settori, i paesi e i problemi nei quali abbiamo le migliori possibilità di ridurre i rischi e avere un impatto positivo sui lavoratori. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori di tutto il mondo e collaboriamo costantemente per identificare le partnership e i programmi che aiutino i nostri fornitori a investire nel benessere dei lavoratori e nella sicurezza dei luoghi di lavoro.

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Impegni fondamentali
Nel 2021 abbiamo intensificato la nostra collaborazione con fornitori, lavoratori e relative comunità per integrare ulteriormente il rispetto e la difesa dei diritti umani lungo la nostra catena del valore. Stiamo intensificando il nostro impegno in materia di parità di genere e assunzioni responsabili, oltre a rafforzare i nostri meccanismi di due diligence.

Luoghi di lavoro sicuri e salubri

Garantire salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro è una priorità per Amazon. I nostri team globali collaborano coi fornitori per aumentare la consapevolezza dei lavoratori sui rischi legati alla sicurezza, promuovere la loro partecipazione alla cultura di sicurezza condivisa nella loro sede aziendale e orientare le iniziative incentrate sul loro benessere in modo che pongano l’accento sulle questioni che questi ultimi hanno più a cuore.

Nel 2021 abbiamo continuato a rafforzare i meccanismi in atto per gestire e migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro, completando delle valutazioni sulla sicurezza edilizia,, elettrica e antincendio per i fornitori a più alto rischio in Bangladesh e Pakistan. Abbiamo anche formato una selezione di fornitori su come migliorare i sistemi di gestione e il dialogo a livello d’impresa, oltre a creare guide specifiche per permettere loro di comprendere meglio le cause profonde dei problemi di questo tipo e aiutarli a prevenirne l’evenienza.

Nel 2021 abbiamo ampliato il nostro coinvolgimento nel programma Sustaining Competitive and Responsible Enterprises (SCORE), un programma volto a migliorare la produttività e le condizioni lavorative di realtà manifatturiere di piccole e medie dimensioni, con un’enfasi sulla partecipazione dei lavoratori come componente essenziale di solide pratiche di gestione della sicurezza. Tramite la valutazione indipendente del programma, abbiamo rilevato una riduzione nei problemi e negli incidenti di salute e sicurezza, oltre a un aumento della produttività e della soddisfazione dei lavoratori.

Per permettere ai lavoratori impiegati lungo la nostra catena di fornitura di accedere a programmi sanitari, Amazon collabora coni Swasti, un ente no-profit di rilevanza globale impegnato a garantire l’accesso a cure sanitarie di qualità per i lavoratori in comunità emarginate. Al 2021, Swasti ha raggiunto oltre 1.200 lavoratori di Amazon in India, fornendo loro (nonché ai loro familiari e alle loro comunità) un supporto essenziale in tema di salute mentale, sanità e diritti sociali. Swasti offre un programma di consulenza sanitaria, a distanza, formazione ai responsabili degli impianti in materia di prevenzione e gestione del COVID-19 ed screening per diverse patologie, come l’ipertensione e il diabete.

Parità di genere

La parità di genere è un diritto umano fondamentale e un presupposto indispensabile per una catena di fornitura veramente sostenibile. Impieghi di qualità per le donne si traducono in un impatto positivo sulle comunità; lavoriamo proattivamente per aiutare le donne a emanciparsi e decidere per sé stesse quando si tratta di sanità, gestione economica e sviluppo professionale.

Nel 2021 abbiamo incrementato il nostro imoegno e i nostri investimenti per promuovere i diritti delle lavoratrici nella nostra supply chain. Abbiamo investito 1 milione di dollari nel Resilience Fund for Women in Global Value Chains. Il Resilience Fund for Women in Global Value Chains raccoglie investimenti aziendali per promuovere, su scala locale, soluzioni a guida femminile per alcuni dei problemi più difficili che le donne si trovano ad affrontare nelle catene del valore globali. Il Resilience Fund, istituito da BSR, dalla Fondazione delle Nazioni Unite e da Women Win, mira a raccogliere almeno 10 milioni di dollari da destinare a investimenti strategici di lungo periodo a favore della resilienza economica, della salute e del benessere delle donne.

Abbiamo collaborato con International Center for Research on Women Advisors (ICRW) e con The Mara Partners per perorare i diritti delle donne lungo tutta la nostra catena del valore a livello globale e ci siamo uniti a Better Cotton’s Working Group on Decent Work & Gender per migliorare le condizioni di lavoro dei raccoglitori e delle raccoglitrici di cotone.

Abbiamo sottoscritto e adottato i principi WEP Women’s Empowerment Principles dell’ONU. I WEP, sostenuti da oltre 6.000 aziende firmatarie, sono stati istituiti dall’iniziativa UN Global Compact e UN Women per proporre alle imprese una guida su come promuovere la parità di genere e l’empowerment femminile sul luogo di lavoro, nel mercato e nella comunità.

Salari equi

Collaboriamo a stretto contatto con i nostri fornitori, partner commerciali e associazioni di stakeholder per monitorare e promuovere costantemente il miglioramento delle condizioni di lavoro, incluso il pagamento equo e puntuale dei salari.

Abbiamo team dedicati attivi in tutto il mondo che lavorano direttamente con i fornitori per monitorare e segnalare la performance in riferimento a questi standard. I nostri fornitori devono corrispondere salari equi in ottemperanza alla legge, includendo gli straordinari e i benefit, e li incoraggiamo a valutare regolarmente se i propri lavoratori vengono pagati a sufficienza per soddisfare i propri bisogni essenziali e quelli della propria famiglia.

Assicurarsi che tutti e tutte ricevano un salario equo è una sfida che interessa tutti i livelli della catena di fornitura globale. Ci stiamo adoperando per comprendere meglio i sistemi salariali in uso lungo la nostra catena di fornitura per impegnarci in modo costruttivo con i fornitori e potenziare la nostra due diligence ai sensi degli UN Guiding Principles on Business and Human Rights (UNGP) in materia. Continueremo a iscrivere i nostri fornitori a programmi internazionali focalizzati sul miglioramento delle condizioni di vita e li aiuteremo a investire nel benessere dei loro lavoratori, oltre a contribuire allo sviluppo socioeconomico delle regioni da cui ci approvvigioniamo e in cui operiamo. I programmi come SCORE e Better Work affrontano le sfide di lavoratori e lavoratrici ponendo l’attenzione sul miglioramento delle condizioni di lavoro e sulla promozione dei diritti dei lavoratori. Una valutazione indipendente ha rilevato che i fornitori Amazon che hanno preso parte al programma SCORE hanno riscontrato un aumento nella produttività e dei salari.

Assunzioni responsabili e libertà nella scelta dell’impiego

Amazon non tollera l’utilizzo del lavoro forzato. Il lavoro forzato è un tipo di crimine che risulta piuttosto difficile da contrastare, dal momento che gli ambienti di lavoro e le pratiche di assunzione sono realtà dinamiche. Stiamo cercando di approfondire la nostra comprensione di questo fenomeno e dei rischi associati sia a livello nazionale che internazionale per tutelare i gruppi più vulnerabili, come i lavoratori stranieri immigrati. I meccanismi che permettono ai lavoratori di far sentire la propria voce sono fondamentali per segnalare problemi in modo sicuro e riservato. Sappiamo che progressi reali in tale contesto possono essere raggiunti solo tramite l’azione collaborativa di società, governi e società civile, che dovranno lavorare insieme per stimolare un cambiamento a livello di sistema.

Abbiamo operazioni e catene di distribuzione sparse in tutto il globo e, per tale ragione, ci adoperiamo per migliorare le condizioni di lavoro delle persone impiegate nelle nostre attività, e riconosciamo la necessità di monitorare le situazioni che potrebbero esporle al rischio di finire nella rete della schiavitù moderna. Lavoriamo per identificare e ridurre il rischio di lavoro forzato. I nostri Standard per la Supply Chain proibiscono di ricorrere a qualsiasi forma di lavoro forzato e tratta di esseri umani, fissando dei requisiti che hanno l’obiettivo di ridurne il rischio. Per esempio, ai lavoratori non è richiesta alcuna tassa di assunzione, e i fornitori devono astenersi dal trattenere passaporti e altra documentazione identificativa. Durante la valutazione dei fornitori di prodotti a marchio Amazon, teniamo traccia dei paesi da cui provengono e se hanno pagato commissioni di assunzione. In caso affermativo, chiediamo ai fornitori di risarcirli dell’intero importo.

Nel 2021 abbiamo ampliato i nostri rapporti con alcuni partner internazionali chiave, tra cui RBA e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM). Abbiamo anche iniziato a collaborare con l’Issara Institute, impegnato nella lotta alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento del lavoro forzato, dando risonanza alle voci dei lavoratori, creando collaborazioni e promuovendo l’innovazione. Stiamo lavorando assieme a queste organizzazioni per comprendere meglio i punti critici della nostra catena di fornitura per assicurarci che i diritti dei lavoratori più esposti a simili rischi continuino a essere rispettati e promossi. Stiamo anche collaborando con loro per sfruttare le risposte collettive a livello di settore per migliorare la due diligence e sviluppare strategie di mitigazione del rischio che valutino come prioritari gli interessi dei lavoratori.

Inoltre, grazie alla Responsible Labor Initiative della RBA e all’IOM, abbiamo esteso la nostra formazione sulle pratiche di assunzione responsabile a oltre 50 fornitori. Abbiamo anche offerto ai lavoratori impiegati in regioni ad alto rischio una formazione che li aiuti a sviluppare consapevolezza di rischi e problemi, così da migliorare il benessere di tutti i lavoratori immigrati. Questi programmi sono incentrati sui rischi legati alla schiavitù moderna e sull’importanza di processi di assunzione responsabile, insegnando ai partecipanti come implementare strategie di controllo e mitigazione dei rischi efficaci, identificare i problemi nei loro processi di assunzione che coinvolgono lavoratori immigrati e stilare un piano di implementazione per combattere tali problematiche.

Partnership per la lotta al lavoro minorile

L’ONU ha dichiarato che il 2021 è stato l’Anno internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile. Sulla scia della nostra ollaborazione con The Centre for Child Rights and Business, Amazon ha sottoscritto il Joint Action Pledge, allo scopo di rafforzare la protezione dei diritti dei minori e accelerare l’azione di contrasto all’impiego del lavoro minorile nelle supply chain globali.

Attraverso questo impegno, lavoreremo coi rivenditori per ampliare le attività di due diligence, rimedio e monitoraggio. Questo ci permetterà di approfondire la nostra comprensione di come il lavoro minorile sia sfruttato lungo la supply chain, dare vita a programmi a supporto dei lavoratori più giovani, dotare i fornitori delle competenze necessarie a contrastare il lavoro minorile, collaborare per condividere quanto appreso e stabilire le best practice da adottare nella lotta al lavoro minorile.

“Amazon si impegna per garantire che i propri prodotti e servizi siano forniti nel rispetto dei diritti umani, e la lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile forzato lungo le catene di fornitura mondiali è una parte importante di tale impegno. Nel corso di questo Anno Internazionale per l’Eliminazione del Lavoro Minorile, siamo orgogliosi di ribadire il nostro impegno sottoscrivendo il Joint Action Pledge e preparandoci a collaborare con The Centre for Child Rights and Business, le società di settore e gli altri stakeholder per consolidare le strategie in atto a protezione dei diritti dei minori e debellare il lavoro minorile.”

- Leigh Anne DeWine, Direttore Responsabilità Sociale, Amazon

Protezione ambientale

Ci impegniamo perché i prodotti e i servizi che forniamo non causino danni ambientali innecessari e collaboriamo con esperti di settore per cercare di comprendere meglio l’impatto ambientale della nostra offerta.

Siamo un membro della Sustainable Apparel Coalition, un gruppo settoriale che raccoglie importanti brand, rivenditori, produttori, ONG, esperti accademici e organizzazioni governative e opera per ridurre l’impatto ambientale e sociale dei prodotti di abbigliamento in tutto il mondo.

Sollecitiamo i nostri fornitori a valutare le proprie pratiche secondo l’indice Higg della SAC, uno strumento a disposizione dei produttori per misurare le prestazioni ambientali e sociali delle proprie strutture. Ci adoperiamo per incoraggiare l’adozione di questo metodo di valutazione e aiutiamo i nostri fornitori a capire l’impatto ambientale delle loro pratiche. Il nostro obiettivo è sostenere l’impegno di partner di settore e fornitori nel comprendere la propria impronta ambientale e definire obiettivi al fine di ridurla.

Accesso a meccanismi di reclamo efficaci

Stiamo lavorando per permettere alle persone impiegate lungo la nostra catena del valore di accedere a meccanismi di reclamo efficaci nel quadro della due diligence della nostra supply chain e degli investimenti sul benessere dei lavoratori; abbiamo aggiunto questo concetto tra le aree fondamentali di impegno.

Aiutiamo i nostri fornitori a collaborare con una varietà di partner globali per garantire ai lavoratori della supply chain l’accesso a meccanismi di reclamo efficaci, come: la linea telefonica Amader Kotha Helpline in Bangladesh; Ulula in Cina, Cambogia, India, Pakistan e Regno Unito; il programma SPEAK FOR CHANGE di amfori in Vietnam; la linea telefonica Suara Kami della Responsible Labor Initiative in Malesia; e il sistema Sedex Direct Worker Reporting in India. Queste organizzazioni svolgono un ruolo chiave, aiutando i nostri fornitori ad ascoltare i rispettivi lavoratori ed acquisire maggiore consapevolezza dei problemi presenti nella nostra supply chain. Offriamo questi strumenti ai nostri fornitori di beni e servizi per aiutarli ad ascoltare le dirette esperienze dei lavoratori stessi e per contribuire a risolvere i problemi attraverso il punto di vista dei lavoratori. Nell’ambito di questi meccanismi applicati nel 2021, il 92% dei reclami risolti ha visto la verifica delle azioni correttive da parte dei lavoratori.

Come esempio del nostro lavoro in questo campo, abbiamo iscritto i nostri fornitori del Bangladesh ad Amader Kotha, una linea telefonica di assistenza che offre ai lavoratori del settore degli indumenti confezionati; un modo sicuro ed efficace per segnalare e risolvere i problemi sul posto di lavoro. Ai fornitori iscritti ad Amader Kotha forniamo un continuo supporto nello sviluppo e nell’implementazione di meccanismi di gestione dei reclami e strumenti per dare voce ai lavoratori. Durante il terzo anno di collaborazione con Amader Kotha abbiamo cominciato a riscontrare un impatto positivo significativo. Nel 2021 i lavoratori hanno effettuato 530 telefonate, di cui l’86% riguardava problematiche lavorative e il 4,6% questioni di sicurezza. I problemi sono risolti direttamente in collaborazione con la dirigenza del sito di produzione e nel rispetto dei protocolli predisposti dal servizio telefonico di assistenza.

IN EVIDENZA: Luoghi di lavoro sicuri e salubri
A partire dagli investimenti del 2020 in organizzazioni che fornivano supporto critico in prima linea ai lavoratori maggiormente colpiti dalla pandemia, nel 2021 abbiamo destinato 1,65 milioni di dollari nella collaborazione con varie organizzazioni e in investimenti diretti a favore dei fornitori di prodotti a marchio Amazon. Ciò aiuterà circa 54.000 lavoratori ad accedere alle risorse necessarie per reagire alla crisi, con particolare attenzione nei confronti delle regioni asiatiche più colpite dall’emergenza COVID.

Milioni di lavoratori in tutto il mondo sono ancora colpiti dall’aggravarsi della povertà, della disuguaglianza e dell’incertezza sul lavoro a causa degli effetti persistenti della pandemia. In molte regioni dell’Asia, che sono chiave nell’approvvigionamento di materie prime e nella manifattura di prodotti a marchio Amazon, i lavoratori continuano a dover fronteggiare sfide sanitarie ed economiche, a causa dei bassi tassi di vaccinazione e dei continui lockdown che causano la chiusura delle fabbriche.
IN EVIDENZA: Parità di genere
Per portare avanti i nostri impegni per la parità di genere, offriamo sostegno alle imprenditrici, leader d’impresa e alle artigiane impiegate lungo tutta la nostra catena di approvvigionamento. Come parte integrante di questo impegno, nel 2021 Amazon Handmade e Nest hanno avviato una collaborazione per supportare le attività di artigianato e manifattura ad aumentare le proprie vendite e la propria rilevanza sfruttando la potenza dello store di Amazon.

Nest, un’organizzazione no-profit che sostiene la crescita responsabile e il coinvolgimento creativo dell’economia artigianale nella lotta per la parità di genere, offre supporto a una rete in crescita di oltre 1.600 imprese artigiane in 120 Paesi. La collaborazionetra Nest e Amazon Handmade ha portato al lancio di un gruppo di attività artigiane Nest, promosse tramite un portale dedicato su Amazon Handmade.

A seguito dell’emergenza da COVID-19, mettere a disposizione delle imprese artigiane una strategia di vendita multicanale è essenziale per garantirne la resilienza e la capacità di resistere a eventi senza precedenti. Per esempio, Espacio Handmade, con sede ad Austin, Texas, è un’azienda di pelletteria a conduzione femminile la cui case history è stata riportata nel nostro Sustainability Report 2020.

Amazon Handmade l’ha inserita anche nella sezione “I nostri preferiti” e, nel giro di qualche settimana, ha ricevuto centinaia di ordini. Amazon Handmade è orgogliosa di sostenere le imprese creative e artigianali nello sfruttare il proprio canale di vendita.
Lottare contro il lavoro forzato

Attualmente Amazon collabora con queste organizzazioni per formulare strategie a livello globale alla lotta contro lo sfruttamento del lavoro forzato:

Polaris
Thorn
Unseen
StolenYouth
Responsible Labor Initiative
Tech Against Trafficking
Truckers Against Trafficking
Polaris
Amazon sostiene Polaris, una no-profit alla guida di un movimento per la giustizia sociale che combatte la tratta di esseri umani e lo sfruttamento lavorativo e sessuale, cercando di intervenire sul problema a livello globale: sono infatti 25 milioni le persone che, nel mondo, non possono scegliere liberamente come preferiscono vivere e lavorare. Grazie al servizio telefonico U.S. National Human Trafficking Hotline, Polaris ha fornito risposta a più di 73.000 casi di tratta di esseri umani dal 2007. AWS collabora con Polaris per integrare tecnologie d’avanguardia nella sua infrastruttura, accelerando così lo sviluppo del più grande dataset statunitense sull’argomento.
Thorn
Thorn è un’organizzazione che costruisce tecnologia per difendere i bambini dagli abusi sessuali, sfrutta gli strumenti di machine learning di AWS nel contesto del suo prodotto Spotlight. Le sofisticate capacità di machine learning di questo strumento permettono ai responsabili delle indagini di risparmiare tempo segnalando automaticamente gli annunci che potrebbero rappresentare minori vittime del traffico per sfruttamento sessuale. Gli investigatori consultano regolarmente il database di Spotlight, in costante crescita, e impostano alert automatici per dare impulso a indagini proattive. Spotlight ha aiutato a individuare oltre 20.000 vittime di traffico sessuale di minori.
Unseen
Sosteniamo il servizio telefonico Modern Slavery & Exploitation Helpline attivo in tutto il Regno Unito e gestito da Unseen, che investe le proprie risorse per fornire assistenza immediata e di lungo termine alle potenziali vittime della schiavitù moderna, oltre che a garantire la crescita continua del servizio. La linea telefonica fornisce risposte e servizi diretti alle potenziali vittime della schiavitù moderna e contribuisce alla formazione e a servizi più ampi per le persone vulnerabili.
StolenYouth
Amazon ha creato una partnership con StolenYouth, un’organizzazione con sede a Seattle che ha lo scopo di porre fine allo sfruttamento sessuale dei minori nello stato di Washington attraverso la prevenzione, mettendo le vittime in contatto con risorse e servizi, e fornendo strumenti ai sopravvissuti e alle sopravvissute lungo il loro percorso di recupero, per garantire che possano accedere al futuro che si meritano. Sosteniamo StolenYouth tramite la donazione di fondi e beni.
Responsible Labor Initiative
Amazon è membro della Responsible Labor Initiative, un’iniziativa multisettoriale che coinvolge numerosi e differenti stakeholder per garantire che i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici soggetti al lavoro forzato nelle catene di distribuzione globali siano costantemente rispettati e promossi.
Tech Against Trafficking
Tech Against Trafficking è una coalizione di aziende che collabora con esperti internazionali per contribuire a sradicare la tratta di esseri umani tramite la tecnologia. Amazon fa parte del comitato decisionale dell’organizzazione e ha sfruttato le competenze e le risorse di AWS per aiutare a esplorare e impiegare su lampia scala l’utilizzo di soluzioni tecnologiche nella lotta alla tratta di esseri umani.
Truckers Against Trafficking
Siamo anche uno degli sponsor aziendali ufficiali di Truckers Against Trafficking (TAT), un’organizzazione dedita alla lotta contro la tratta di esseri umani nel settore degli autotrasporti. Abbiamo iniziato a utilizzare dei moduli didattici di TAT nella formazione degli autisti, al fine di insegnare a identificare potenziali vittime della tratta di esseri umani e a reagire adeguatamente. Dall’avvio della collaborazione, abbiamo formato oltre 9.000 collaboratori logistici di Amazon.
IN EVIDENZA: Parità di genere
Formazione alla parità di genere per i lavoratori e le lavoratrici della nostra catena di fornitura
Amazon collabora con il progetto HERproject di BSR, un’iniziativa che riunisce brand a livello globale, i loro fornitori e i partner locali per creare e implementare interventi sul posto di lavoro a tema sanità, inclusione economica e rispetto dei diritti delle donne. Attraverso la partnership con BSR, coinvolgiamo fornitori in Cina, Bangladesh, Vietnam e India. Al 2021 abbiamo offerto a quasi 16.000 lavoratori, incluse 10.000 donne, formazione in materia di sanità e gestione economica, oltre ad aver aiutato i team di diversi siti di produzione a combattere la discriminazione di genere sul luogo di lavoro.

Sunita Giri lavora presso Dhruv Globals Ltd., un’industria specializzata in abbigliamento che opera in India, e ha frequentato uno dei programmi HERfinance. È una madre single di due bambini e la sua famiglia dipende interamente dal suo reddito. Grazie alla formazione HERfinance, Sunita ha imparato il valore degli investimenti e del risparmio e per la propria salute e per le spese future. Ha imparato a utilizzare le opzioni e gli strumenti di pianificazione finanziaria per aumentare i propri risparmi in vista dei suoi obiettivi sul breve e sul lungo periodo. L’ha anche ispirata ad aprire un conto corrente in cui versa regolarmente fondi e le ha insegnato come usare gli strumenti di pagamento digitale, che le permettono inoltre di assicurarsi di ricevere salari equi. Inoltre, Sunita ha condiviso quanto appreso con colleghi, familiari e vicini, che hanno potuto beneficiarne alla stessa maniera.
A seamstress works while smiling
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